Fukoja (J) * 2000 * Museum City Project * 12 settimane

In Giappone i WochenKlausur hanno creato un'organizzazione per implementare il modello d'istruzione tradizionale all'interno delle scuole. L'organizzazione si basava su una vasta offerta di progetti "learning by doing" (imparare attraverso la pratica). L'idea era quella di espandere la formazione teorica. Una volta superata un'iniziale resistenza, e riscontrati i vantaggi che tale metodo poteva offrire, il progetto è stato accettato trasformandosi attraverso un approccio collaborativo.


Gli alunni giapponesi, di norma, trascorrono la maggior parte del loro tempo preparandosi per gli esami, per cui l'insegnamento teorico è estremamente finalizzato a questo scopo. Un tipo di conoscenza disinteressata e giocosa realizzata attraverso attività pratiche non è usuale nelle scuole.

Così, su invito del Museum City Project, i WochenKlausur hanno fondato un'organizzazione no-profit, un'agenzia in grado di offrire una vasta gamma di proposte attraverso il metodo del “learning by doing". Guidati da un esperto nel settore, gli alunni hanno usato la loro creatività per realizzare le diverse attività. I progetti offerti prevedevano diverse aree tematiche: l'agenzia realizzò diversi pacchetti completi, strutturati e con obiettivi ben definiti, offrì la supervisione di esperti al di fuori della scuola, i materiali necessari ed infine realizzò piani su misura specifici per lo sviluppo del progetto nel corso di diversi giornate.

Inizialmente l'idea venne accolta con scetticismo. Le varie presentazioni e conferenze tenute durante eventi scolastici, presso associazioni locali, al municipio, all'università ed anche nei centri commerciali, non furono di grande aiuto. Anche la proposta di realizzare all'interno delle scuole progetti pilota esplicativi della metodologia non venne presa con la giusta considerazione.
In Giappone, ogni modifica deve passare attraverso determinati canali riconosciuti. Questo richiese un lungo periodo di mediazione e dialogo e, con l'avvicinarsi dell'allora riforma scolastica (2002), nessuno sembrava molto interessato ad alterare lo status quo.

La situazione migliorò decisamente e inaspettatamente durante la conferenza stampa per la presentazione del progetto ai media. In particolare, nel momento in cui il gruppo ringraziò, come si usa in queste occasioni, il preside della scuola per la sua partecipazione. Probabilmente a causa di un malinteso o di un qualche fraintendimento nella traduzione, il preside, che fin a quel momento non aveva sostenuto il progetto, sentendosi chiamato in causa, decise di acconsentire alla creazione di un progetto pilota nella sua scuola. Come detto, il ringraziamento del gruppo era rivolto semplicemente a tutti coloro che avevano preso parte alla conferenza, ma probabilmente per educazione o per un'errata traduzione, il risultato andò oltre alle aspettative.

Tutto era pronto. Nel giro di pochi giorni alcuni studenti dodicenni iniziarono a “lavorare”nel più grande quotidiano Giapponese Nishi Nippon, seguendo il lavoro di un giornalista. All'inizio di questo esperimento, della durata di tre giorni, il giornalista spiegò l'organizzazione del suo giornale e per dare agli alunni un quadro più chiaro del funzionamento del giornale stesso, fece con loro un tour della redazione. Dopo di che gli studenti scrissero i propri articoli, inventando titoli, selezionando foro e progettando il proprio layout.

Seguendo questo esempio, fu possibile convincere altre due scuole a partecipare a progetti pilota. In una scuola, gli alunni costruirono edifici di cartone sotto la supervisione di un architetto; mentre altri alunni, guidati da un professore della facoltà di economica, crearono pubblicità per i piccoli negozi.

Ad oggi, l'Agenzia per l'attività scolastica con i professionisti (ASAP) è diventata un'organizzazione autosufficiente. L'organizzazione vende pacchetti per le scuole e supervisiona il corretto svolgimento dei progetti arricchendo la propria gamma di offerte e reclutando nuovi esperti. Questo ha fatto sì che molte classi avessero la possibilità di acquisire conoscenze attraverso un approccio attivo e pratico dimostrando un nuovo approccio rispetto alla solita istruzione frontale.
http://fukuoka.cool.ne.jp/asapweb




Traduzione a cura di Emanuele Rinaldo Meschini con
il sostegno del progetto DE.MO./MOVIN’UP II sessione 2014
Translations by Emanuele Rinaldo Meschini with the support
of the project DE.MO./MOVIN’UP II sessione 2014

MOVIN'UP II sessione 2014 A CURA DI
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO
Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (oggi DG AAP)
Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo (oggi DG S)
GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani

Fuji Hiroshi, Pascale Jeannée, Aiko Kirino, Yuko Kirino, Ulrike Kohnen-Zülzer, Karl Seiringer, Wolfgang Zinggl